Marco Van Basten, intervenuto nel salotto di Tiki Taka, ha parlato dei gloriosi anni al Milan, lanciando un messaggio di speranza ai tifosi rossoneri
Marco Van Basten rappresenta l’essenza stessa del calcio: eleganza, forza fisica e classe condensato in un unico, splendido atleta. Il grande limite dell’ex centravanti del Milan è stato quello di esser durato troppo poco, a causa di un crudele infortunio che ha privato il mondo dello sport, a soli 29 anni, di un campione assoluto. Ai tifosi rossoneri rimangono i dolci ricordi delle imprese di cui è stato protagonista assieme a una squadra leggendaria. Ieri a Tiki Taka, programma sportivo condotto da Pierluigi Pardo, il Cigno di Utrecht ha parlato di Milan a tutto tondo: dai trionfi del passato alla squadra di oggi.
Van Basten: “Milan-Steaua, che emozione a Barcellona”
Non si può non partire dalla prima Coppa dei Campioni in maglia rossonera. Milan-Steaua 4-0, a Barcellona. “Ricordo quella tifoseria di Barcellona, 90mila tifosi rossoneri, che emozione, indimenticabile. Sacchi mi chiamava Piranha? Mi hanno chiamato Cigno, Tulipano. Far parte di quella squadra è stato fantastica, tutti avevano voglia di vincere, tutti amavano il calcio. Alla fine le nostre vittorie sono nate dal nostro lavoro insieme”.
Van Basten ha un pensiero per ogni grande protagonista del passato. “Gullit era il calciatore con maggior personalità: era il nostro simbolo. Baresi il nostro indimenticabile capitano. Ancelotti adesso lo sento meno, si sta impegnando molto con il Napoli. Ho grande rispetto per lui che ancora allena. Berlusconi? E’ stato un grande per il Milan e per noi, lo saluto tanto, mi fa molto piacere che stia bene. Vieri? Lo rispetto, è stato un grande attaccante”.
Van Basten e il Milan odierno: “Rebic è forte e tosto”
Impossibile, poi, non spendere qualche parola per la squadra allenata da Marco Giampaolo. Le condizioni attuali sono ben diverse rispetto a quelle di 30 anni fa, ma bisogna comunque sperare per il meglio. “Il Milan di oggi? Speriamo bene, ieri hanno vinto, ho visto il gol di Calhanoglu. Con Boban e Maldini c’è speranza. Rebic? E’ uno forte, uno tosto, forte fisicamente. E’ un bell’osso“.
